Samsung, calo nelle vendite degli smartphone entro il 2018?

Secondo gli analisti gli smartphone Samsung e Apple potrebbero vendere meno nel mercato occidentale, ormai saturo.

Samsung, calo nelle vendite degli smartphone entro il 2018?

Comprare uno smartphone Samsung o Apple non è mai stato così facile come negli ultimi anni: basta aderire a una delle numerose offerte di Tim, di Tre, di Vodafone e così via, una di quelle che prevedono il cellulare incluso nella tariffa. Tuttavia, il successo di questi dispositivi potrebbe presto invertire la rotta.

Lo rivelano i dati di Idc, che mostrano come il mercato occidentale sia ormai saturo, tanto che in Corea del Sud e in Giappone le vendite degli smartphone ha già registrato quest'anno i primi segni negativi, attesi presto anche negli Usa e in Europa. Se in Italia il confronto delle migliori tariffe per i cellulari ancora invoglia i consumatori a cambiare modello, cosa sta spingendo invece gli altri Paesi a farne a meno?

Nei Paesi emergenti, sebbene l'appeal di certi prodotti top di gamma sia indiscutibile, ci si orienta maggiormente verso modelli di smartphone meno costosi ma con funzionalità analoghe, principalmente per questioni di budget. Gli analisti di Idc suggeriscono che le grandi compagnie, Samsung e Apple su tutte, si gettino a capofitto sul mercato cinese, ma anche su quelli indiano, indonesiano, cinese e africano, ovvero quelli la cui crescita spingerà le vendite degli smartphone verso il raddoppio entro il 2018.

Come mantenere anche la fiducia dei consumatori occidentali nel frattempo? Innovando le gamme dei modelli, in modo che ci siano reali alternative in grado di fare la differenza. Idc ha infatti registrato una sorta di impermeabilità degli acquirenti di tecnologia rispetto ai principali smartphone: hanno tutti caratteristiche molto simili, e per l'utilizzo quotidiano anche delle versioni meno costose sono più che sufficienti.

Questa significativa alternativa potrebbe essere portata dai cosiddetti wearables, ovvero i dispositivi indossabili come smartwatch e affini. È qui che le compagnie stanno investendo di più, stuzzicando l'idea del consumatore occidentale che basti un orologio per fissare appuntamenti, gestire l'impianto domotico e controllare il proprio stato di salute, oltre che ovviamente telefonare e mandare messaggi. Tutto ciò potrebbe essere realtà molto prima di quanto pensiamo: del resto, non è stato forse così con lo smartphone?

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