Cellulari: il declino di BlackBerry

La casa canadese Rim produttrice di cellulari Blackberry appare sulla via del tramonto, nonostante le "strategiche"dimissioni dei soci fondatori.

Cellulari: il declino di BlackBerry

Nel dinamico mercato dei cellulari alcune compagnie crescono e altre, invece, cadono. Se tra le prime possiamo certamente citare il caso di Samsung e Apple, che nel 2011 si sono aggiudicate i primi posti soprattutto per la vendita di smartphone, tra le compagnie più "sfortunate" non si può fare a meno di citare il caso di BlackBerry.

La Rim, società canadese produttrice di cellulari BlackBerry, non sta passando un buon periodo, tanto che, per evitare il crack totale, è avvenuto un cambio ai vertici, che ha visto il ritiro dei due fondatori della Casa in favore di due candidati interni. I dubbi sul futuro della società sono però ancora molti.

Strana sorte quella di Rim e del suo prodotto più conosciuto, BlackBerry. Dopo essere stato negli anni passati il padrone incontrastato del mercato e il pioniere dei cellulari di nuova generazione, il BlackBerry è stato sempre più ridotto a un ruolo marginale, mentre i prodotti dei diretti rivali di Rim, Apple, Samsung e Nokia hanno guadagnato una fetta di mercato sempre più consistente. Se nel 2009 il cellulare smartphone BlackBerry, secondo gli analisti di Gartener, aveva una quota di mercato pari al 19,9% (secondo solo a Nokia), già nel 2010, sotto la pressione dell'iPhone e dei cellulari Android, è iniziata la sua lenta discesa, che l'ha portato ad avere solo il 16% del mercato. Discesa che è continuata per tutto il 2011, quando ha toccato l'11%. Si tratta di risultati piuttosto deludenti, che si sommano anche a quelli relativi alla vendita dei Playbook, il tablet antagonista dell'iPad, anch'essi negativi.

Il declino della compagnia appare lento ma inarrestabile, anche perché non ci sono notizie di nuovi prodotti competitivi che possano essere lanciati sul mercato. Anche il cambio ai vertici non sembra aver portato forti speranze di ripresa. Le ipotesi di una possibile cessione della società non sono state né confermate né smentite. Tra i possibili acquirenti ci sarebbero non solo i tradizionali rivali (Microsoft e Nokia), ma anche il nuovo gigante emergente dell'e-commerce Amazon.

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