Quando la suoneria del cellulare si tatua sul corpo

Suonerie per cellulari: Nokia ha messo a punto un prototipo magnetico che, attaccato alla pelle, garantisce la perfetta silenziosità delle chiamate e dei messag

Quando la suoneria del cellulare si tatua sul corpo

Diciamo la verità, quante volte siamo stati disturbati nei luoghi e nei momenti meno opportuni da moleste suonerie dei cellulari. Magari ci si trova al ristorante, in ascensore, sui mezzi pubblici e a un certo punto arrivano loro, fastidiosissimi suoni distorti o adolescenziali gattini che latrano come cani. Cosa fare? In molti risponderebbero che è sufficiente inserire la modalità silenziosa o la vibrazione ma non è così perché, spesso, queste ultime funzioni, non sono in grado di avvisarci per tempo delle chiamate e dei messaggi in entrata.

A questo proposito i laboratori ricerca e sviluppo dell'azienda finlandese Nokia hanno messo a punto il "tatuaggio magnetico", un sistema che, dovutamente appiccicato al corpo, vibra ogni qual volta arriva una chiamata sul telefonino. Si tratta di un brevetto e quindi non è in commercio. Il "tatuaggio" usa i campi magnetici generati da un trasmettitore sito nel cellulare e non ha bisogno di nessun tipo di alimentazione. La novità consiste nel fatto che, essendo a contatto diretto con la pelle, la vibrazione risulta allo stesso tempo realmente silenziosa e efficacie in quanto l'utente si accorgerà per forza della chiamata in entrata.

Anche se questo prototipo può sembrare varcare una frontiera mai battuta, fa sorridere, facendo venire in mente scene con mucche che prendono la scossa elettrica dai recinti. Inoltre, non si tratta di una novità di livello universale: qualche anno fa, un gruppo di persone era balzato agli onori della cronaca, avendo creato un sistema da impiantare nella punta del dito anulare, in grado di trasmettere sensazioni al cervello, quando si trovava nelle immediate vicinanze di una fonte di campi magnetici, grazie a un leggero movimento che stimolava alcune terminazioni nervose. Alla luce di queste sperimentazioni bisogna, però, avvertire, che non sono ancora state effettuate delle ricerche specifiche riguardo gli effetti sulla salute.

Infine, si segnala che qualche setitmana fa, egli Usa, e più precisamente all'Università di Illinois, sono stati messi in fase di sperimentazione materiali che possono aderire alla pelle e contenere circuiti elettronici, allo scopo di costruire sensori in grado di rilevare determinate funzioni vitali dell'organismo. Staremo a vedere dove scienza e medicina indirizzeranno l'evolversi della tecnologia.

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