Un caffè bollente o una bevanda ghiacciata possono ricaricare il cellulare

“One Puck”: un dispositivo che invia energia alla batteria del cellulare via Usb ricavandola da sorgenti calde o fredde.

Un caffè bollente o una bevanda ghiacciata possono ricaricare il cellulare

L'Epiphany Labs, un'azienda americana, ha recentemente perfezionato il primo prototipo di dispositivo, denominato "One Puck", in grado di inviare energia elettrica, via Usb, alla batteria di un telefonino partendo da "energia di tipo termico".

In particolare, One Puck si presenta come un disco poco più grande di un sottobicchiere dotato di due interfacce differenti identificabili mediante particolari colorazioni (lato rosso e lato blu). Il dispositivo è collegabile, mediante un apposito cavo Usb, alla batteria di un telefono cellulare o di uno smartphone di nuova generazione.

Il funzionamento si basa sul principio del motore di Stirling (del 1816) ovvero viene sfruttata al differenza di temperatura tra il punto più caldo e quello più freddo di una sorgente al fine di innescare il funzionamento.

Nel caso specifico la "sorgente" può essere di due tipologie:

  1. sorgente calda: una tazza di caffè o thè caldo, un cappuccino bollente o una candela.
  2. sorgente fredda: una bevanda refrigerata o il ghiaccio.

Le due tipologie di sorgenti vanno appoggiate sul lato previsto del dispositivo (sorgente calda sul lato rosso, sorgente fredda sul lato azzurro); in tal modo si azioneranno le turbine presenti all'interno del disco in grado di generare elettricità.

"One Puck" è stato pensato per produrre una potenza massima pari a 5 watt, ovvero la stessa potenza prevista per un caricatore standard per smartphone di nuova generazione. I costruttori hanno stimato che una tazza di liquido caldo può essere sufficiente a caricare completamente la batteria del proprio telefono cellulare.

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