Wi-fi libero e gratis nei locali pubblici: abolito l'obbligo di registrare i dati dei clienti

Connessione wi-fi libera nei bar, ristoranti e locali pubblici: non c'è più l'obbligo di schedare i clienti

Wi-fi libero e gratis nei locali pubblici: abolito l'obbligo di registrare i dati dei clienti

Offrire la connessione wi-fi gratuita ai propri clienti è un'ottima opportunità per i gestori di bar e ristoranti: sono in tanti ormai a possedere smartphone e/o tablet con cui potersi connettere a Internet.

Il Decreto Pisanu del 2005 aveva reso però molto più complicato l'uso del servizio. Era previsto, infatti, l'obbligo per tutti i titolari di bar, ristoranti, alberghi, internet-caffè, circoli e negozi vari di registrare i dati personali dei clienti che utilizzavano la rete wi-fi del locale, tenendo copia di un loro documento d'identità, oltre all'obbligo di tenere un registro di tutti i siti visitati dai loro clienti, rischiando pure di essere ritenuti responsabili di eventuali accessi illegittimi…

Una misura "severa" introdotta in seguito agli attentati terroristici di Madrid e Londra, ma probabilmente inutile per prevenire il ccosiddetto terrorismo informatico, vista l'abilità dei criminali informatici ad aggirare le leggi e ad utilizzare escamotage vari come documenti falsi, accesso da reti non protette da password, ecc. Insomma, una regola inadeguata al suo scopo e particolarmente penalizzante per gli esercenti e i loro clienti.

Fortunatamente sulla questione si è pronunciato il Garante della Privacy, il quale, aderendo all'interpretazione fornita dalla FIPE (la Federazione italiana pubblici esercizi), ha chiarito che tutti i gestori di pubblici esercizi, se lo desiderano, possono mettere a disposizione dei loro clienti connessioni wi-fi libere e gratuite, senza nessun obbligo di richiedere i loro documenti e "schedarli".

Anzi, qualora il negoziante ritenga opportuno registrare i dati dei clienti che usufruiscono della sua connessione wi-fi, dovrà fornire loro l'adeguata informativa sulla privacy e far loro firmare la cosiddetta liberatoria.

Un'intervento decisamente utile da parte dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Una buona notizia per tutti i possessori di tablet e smartphone ed un'opportunità per i locali pubblici per offrire un servizio gratuito alla loro clientela e, in questo modo, incrementarla!

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