Cellulari e bambini: a che età è giusto regalare il primo telefono cellulare

I cellulari mai prima dei 12 anni. I genitori non dovrebbero cedere alle richieste dei loro figli

Cellulari e bambini: a che età è giusto regalare il primo telefono cellulare

I cellulari sono ormai diventati un oggetto diffuso, parte integrante della nostra quotidianità, un oggetto ormai irrinunciabile per la maggior parte delle persone. Confrontando le offerte dei cellulari Vodafone con quelle di altri operatori, è evidente che esistono moltissimi modelli adatti a soddisfare ogni tipo di esigenza. Formati e colori diversi, una varietà di accessori da scegliere e da personalizzare, il mercato dei cellulari si arricchisce ogni giorno e diventa una vera fonte di attrazione anche per i più piccoli, quasi il "paese dei balocchi".

Capita sempre più spesso che i bambini chiedano ai genitori di avere un cellulare, accompagnando la richiesta al solito ritornello "tutti i miei amici hanno il cellulare" e quindi, colti dai sensi di colpa cedono alle pressanti richieste. Scatta allora la ricerca del cellulare giusto, i genitori corrono ad informarsi sulle offerte di Apple, Samsung e di tutti i colossi del settore, in voga in questo periodo. Ma è davvero una scelta corretta quella di regalare un cellulare ai bambini?

Neurologi e psicologi sottolineano che le onde elettromagnetiche generate dai cellulari sono in grado di provocare dei notevoli danni sul fisico dei bambini, ancora in fase di sviluppo. Sebbene siano ancora poco chiare le conseguenze che può provocare l'uso del cellulari da parte dei bambini, la soluzione ottimale sarebbe cercare di ridurre al minimo il loro uso e limitarne il tempo di utilizzo soprattutto nei luoghi chiusi, perché per tenere la connessione i cellulari devono intensificare la potenza di ricezione.

Ma i genitori dovrebbero anche valutare i rischi legati all'uso dei cellulari in quanto strumenti di comunicazione. I bambini possono infatti avere liberamente accesso ad informazioni ed immagini non adatte alla loro età e subire così dei traumi, oppure grazie alla tecnologia BlueTooth, fornire involontariamente indirizzi e dati sensibili a malintenzionati. Ancora una volta la responsabilità ricade sui genitori che dovrebbero resistere alle richieste dei loro figli e far capire loro che il cellulare non è uno status symbol ma un semplice mezzo di comunicazione molto utile, se usato con intelligenza.

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